Giovanni 4, 5-42
Giunse pertanto a una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua...
Alla samaritana che chiede se il vero culto abbia il suo centro a Gerusalemme o sul monte Garizim Gesù risponde che "è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre". Il dio preservato nelle proposizioni del Concilio di Trento non è l'Abbà di Gesù. Solo il cuore e quindi l'intenzione pura o gratuità è gradita a Dio e non sacrifici e penitenze. Gesù ci vuole liberi dalla Legge, ci chiama all'Amore, "il Padre cerca tali adoratori", figli amici amanti e non mercenari. Amore da accogliere e non da meritare attraverso l'osservanza di precetti. "Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità". Collaborare alla cura dei fratelli è vero spirito di preghiera, amare con Dio l'altro uomo, amare come Dio ama. E Dio non va adulato ma amato.