mercoledì 29 ottobre 2008

Ortoprassi




Ferma eguaglianza e flessibile complementarietà tra uomo e donna testimoniano la pratica del Vangelo. La fine del dominio dell'uomo sulla donna segna l'inizio della pratica cristiana.

Chi legge in Genesi 3,16 ("Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà") la legittimazione divina del dominio dell'uomo sulla donna, ignora il contesto in cui la frase viene pronunciata: è un mondo decaduto, corrotto, sfigurato. Il confine che consentiva il pacifico equilibrio in cui l'umanità preservava immagine e somiglianza a Dio è stato violato. Violazione che è violenza dell'umanità contro se stessa. La terra non è più un giardino ma un luogo aspro, avaro di frutti (cfr. Genesi 3,17-19). L'umanità ha perduto mitezza, è preda della propria durezza di cuore. La donna non è più sorella e amica ma serva e schiava (cfr. Genesi 3,16).Tenerezza e accoglienza diventano sinonimi di mollezza e viltà. L'umanità si fa "virile", la forza bruta si fa valore. La violenza invade, soffoca tutto. Anche tra Dio e l'essere umano termina l'amicizia, ha inizio il dubbio (cfr. Genesi 3,1). L'essere umano percepisce Dio come un nemico. Ha inizio la paura (cfr. Genesi 3,10). 

I rapporti sfigurati, disarmonici, non paritari, gerarchici che segnano l'umanità dopo la caduta non possono essere considerati come volontà di Dio. Il mondo voluto e creato da Dio è abitato da esseri umani creati uguali che tuttavia stabiliscono innaturali rapporti di servo-padrone. È un impulso talmente forte da essere percepito come "cosa buona", voluta da Dio. Il patriarcalismo "non è cosa buona", non corrisponde al disegno di Dio. Il vuoto di Adamo (cfr. Genesi 2,18) non sarà colmato da Eva, egli rimarrà solo come solo è un re circondato soltanto da sudditi. Eva non gli sarà pari, la loro non sarà una storia d'amicizia e d'amore. Ad attrarre la donna verso l'uomo sarà un desiderio malsano. A legarli sarà il sadismo nell'uno, il masochismo nell'altra. 

Gesù escluderà la figura del "padre", l'autorità maschile, il rabbì, dalla sua comunità, delegittimando il patriarcalismo, ristabilendo così l'armonia originaria. C'è un solo Padre, che è Dio(cfr. Vangelo di Marco 10, 29-30; Vangelo di Matteo 20,25-28). Gesù inaugura una comunità in cui tutti sono fratelli, non c'è posto per "padri padroni", per un Adamo simile a un re circondato da sudditi. Dio Padre ci chiama a costruire rapporti armoniosi e paritari, ci chiama a spezzare la malsana catena del sadomasochismo, la logica del servo-padrone, attraverso l'adesione a Suo Figlio. Solo così il vuoto di Adamo sarà colmato, Eva sarà accolta ed entrambi conosceranno tenerezza, spirito d'infanzia, stupore.